COS’È IL PENSIERO COMPUTAZIONALE
Cos’è il pensiero computazionale Per caratterizzare sinteticamente il rilevante contributo culturale apportato dall’Informatica alla comprensione della società contemporanea, la scienziata informatica Jeannette Wing nel 2006 introdusse l’espressione “pensiero computazionale ” (vedi l’articolo originale – in inglese).
Data:
26 Marzo 2018
Cos’è il pensiero computazionale
Per caratterizzare sinteticamente il rilevante contributo culturale apportato dall’Informatica alla comprensione della società contemporanea, la scienziata informatica Jeannette Wing nel 2006 introdusse l’espressione “pensiero computazionale ” (vedi l’articolo originale – in inglese).
Prima di fornire qualche spiegazione su cosa si intenda con questa espressione, vi invitiamo a guardare il seguente spezzone video, tratto dal film “Apollo 13”.
Clicca sul link:
http://www.programmailfuturo.it/progetto/cose-il-pensiero-computazionale
Con il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) l’insegnamento del pensiero computazionale diventa parte dei programmi della scuola e in particolare di quella primaria.
AZIONE #17
Portare il pensiero logico-computazionale a tutta la scuola primariaÈ fondamentale partire dai giovanissimi, per almeno due ragioni: primo, anticipare la comprensione della logica della Rete e delle tecnologie, proprio perché l’avvicinamento alle tecnologie stesse avviene prima, a partire dal contesto familiare; secondo, preparare da subito i nostri studenti allo sviluppo delle competenze che sono al centro del nostro tempo, e saranno al centro delle loro vite e carriere.
Pensiero computazionale
Il lato scientifico-culturale dell’informatica è definito anche pensiero computazionale (computational thinking): aiuta a sviluppare competenze logiche e capacità di risolvere problemi in modo creativo ed efficiente, qualità che sono importanti per tutti i futuri cittadini.
Il pensiero computazionale è utile per qualsiasi professione si svolga o si desideri svolgere perché sviluppa abilità concettuali efficaci nel trattare problemi complessi.
- incrementa la creatività
- è costruttivo e produce risultati visibili
- aiuta a padroneggiare la complessità
- sviluppa il ragionamento accurato e preciso
Coding
Il modo più semplice e divertente di sviluppare il pensiero computazionale è attraverso la programmazione (coding) in un contesto di gioco.
L’obiettivo non è quello di far diventare tutti dei programmatori informatici, ma di diffondere conoscenze scientifiche di base per la comprensione della società moderna.
Programma il futuro
Il MIUR, in collaborazione con il CINI – Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica, ha avviato già dall’anno scolastico 2014-15 il progetto “Programma il Futuro“, con l’obiettivo di fornire alle scuole una serie di strumenti semplici, divertenti e facilmente accessibili per formare gli studenti ai concetti di base dell’informatica.
L’Italia è uno dei primi Paesi al mondo a sperimentare l’introduzione strutturale nelle scuole dei concetti di base dell’informatica attraverso la programmazione, usando strumenti di facile utilizzo e che non richiedono un’abilità avanzata nell’uso del computer.
I percorsi didattici
Attraverso”Programma il futuro” gli alunni guidati dai propri insegnanti possono fuire delle lezioni tecnologiche proposte nella piattaforma “Code studio” e suddivise in una serie di esercizi progressivi.
Pubblicato: 26 Marzo 2018 - Revisione: 26 Marzo 2018
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